Bellissima giornata con amici a Mango, inaugurazione del percorso delle Ninfe e del muscatel, con pranzo al sacco dal ciabot di Bacco.
La strada delle Ninfe.
Le Ninfe sono lì come specchi, delicatamente appoggiate ai calanchi per riflettere i raggi solari e la luce fioca della luna, in un grandioso gioco di luci intense e di ombre sfumate e allungate.
Si nascondono e appaiono veloci e silenziose tra rami e foglie degli alberi, dandoci sensazioni di brillio e divinità.
Scendono al livello dell’acqua creando disegni informi, che riflettono l’azzurro del cielo e il verde degli arbusti e del bosco.
Si muovono con grazia e sintonia, nei campi, in mezzo a fiordalisi e papaveri, per alzarsi e sfiorare gli acini dorati del moscato maturo.
Fluiscono nell’aria, ti sembra di poterle catturare chiudendole nel pugno, ma aprendo la mano svaniscono e si intravedono appena nel loro volo infinito, che va e torna come il movimento di una foglia portata dal vento.
Vivono nello zampillo di una sorgente e nei rittani con i loro riflessi azurrognoli un po’ visibili e un po’ invisibili.
Sono ovunque, tra il cielo e la terra, sta solamente a noi poterle ammirare e ascoltare.
Ci trasmettono continuità verso quel tutto che ci appartiene e ci anima.
Sono come fanciulle giovani e allegre, che sinuosamente si muovono, danzando la danza della vita e dell’amore.
Vivono lì in mezzo alla materia vegetale e alle pietre inanimate e noi esseri umani riusciamo ad ammirarle, solamente se ci fermiamo a lungo pensando e meditando.
Si nascondono nelle giornate grigie, nuvolose e fredde, ma qualvolta fanno capolino, per portare a tutti noi umani quel lume di speranza e quel raggio di luce, che dà un senso alla nostra esistenza e a tutto quanto ci circonda.
Roberto Gozzelino
Seguiranno indicazioni con mappa per il percorso.